Antropologia della connessione internet

Posted in Uncategorized with tags , , , , , , , , , , , , , on febbraio 26, 2014 by megarisk

Sono sempre più sconvolto dall’idiozia dell’Italiano medio e anche spesso di quello non medio, purtroppo!!!
Insomma… Sono alle prese col cambio di linea internet in casa, per problemi di costo.
Sto cercando di informarmi quale sia meglio tra le varie offerte e per farlo mi affido anche ai forum, in quanto mi dico: chi meglio di chi lo utilizza un servizio mi sa dare info?
E invece leggo cose da brivido, prese di posizione manco fosse la squadra di calcio del cuore, arroccamenti su arretratezze tecnologiche da paese del terzo mondo e un “fare di tutta l’erba un fascio” di livelli impensabili!
Sento dire: “sono tot anni che sto col tale operatore e non lo cambierò mai!”
Ma razza di un idiota, ti sei mai posto la domanda che ci potrebbe essere qualcosa di meglio?
Poi leggo cose tipo: “il tal operatore ti da solo il telefono in digitale, assolutamente no, se non è analogico allora niente, preferisco pagare di più, perchè se salta la luce salta anche il telefono e dopo come faccio?”
Ma porca troia, cazzo te ne frega, avrai un cellulare???? Se salta la luce usa quello!!! E poi se salta riattaccala. Se è per colpa dell’Enel ti capiterà una volta nella vita, max due, e se non è per colpa neanche dell’Enel vuol dire che è una catastrofe naturale, meglio che scappiiiiii!!!!!
Il top cmq, sono quelli che ti sconsigliano assolutamente una compagnia, perchè a loro è capitato il tal disguido di proporzioni bibliche! Come che se fosse capitato a lui capiterà a tutti e come che negli altri operatori non capiterà mai!!!
Mamma mia quanto siamo provincialotti e superficiali!!!!
Poi vogliamo fare i sapientoni e i politici, coi vari “se ci fossi io” e “se fosse per me”… ma per piacere!!!!

La delusione annunciata dei cuor di leone M5S

Posted in Uncategorized with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on febbraio 21, 2014 by megarisk

La bufala della bufala del M5S

E’ un esempio, simbolico, della delusione, buona e quasi simpatica, dei 5 stelle.
Sono mossi da intenti e presupposti bellissimi e onorevoli, ma non sanno minimamente come portarli avanti.
[ndr. nemmeno io quasi sicuramente ne sarei capace, ma infatti in politica non scendo]
Sono dei comuni cittadini onesti, che si sono fiondati in una fossa piena dei più grandi bastardi che si possono incontrare.
Sperano poi di batterli a suon di urla e chiacchiere da bar, lasciandosi prendere dall’enfasi, fino a fare anche figure di merda eclatanti, come questa.
Purtroppo, ed è un purtroppo grande come il mondo, non capiscono che, FORSE, se vogliono veramente sconfiggerli, devono rivoltargli contro le loro stesse armi.
FORSE, per farlo, devono imparare ad averci a che fare e FORSE, sporcarsi un po le mani, sempre in modo buono e comunque onesto.
Nel mondo dei furbi vinci solo se sei più furbo, buono ed onesto, ma più furbo.
Sicuramente adesso attireranno la simpatia di chi vede l’onestà e la buona volontà, oltre che dei Che moderni, pro rivoluzione senza se e senza ma.
Temo però che così facendo quando, stringendo stringendo, non arriveranno a niente e non riusciranno a concludere niente, finiranno nell’ennesima bolla di sapone all’italiana.
Continuo comunque ad aver speranza, che a suon di bastonate tra i denti, riescano pian piano a capire come si devono muovere e finalmente riuscire a fare qualcosa, casomai imparare anche a ragionare più con le loro teste che con quella di Grillo (vedi Casaleggio).
Fino ad ora infatti gli unici “successi” dopo le elezioni sono, la Caporetto di Bersani e il teatrino con Renzi, tutti opera del Beppe nazionale.
Anche perché stare in parlamento, seppur rinunciando ai rimborsi elettorali, senza portare un vero apporto alla vita politica e dicendo di no a tutto e su tutto, penso serva come il due di bastoni con briscola spade… Se poi con loro non vuoi averci a che fare, fai una bella cosa: rinuncia anche allo stipendio da parlamentare e vai a fare altro nella vita, così sei sicuro che a che fare con loro non ci avrai mai!

I pericoli vengono dalle cose più belle

Posted in Uncategorized with tags on dicembre 22, 2011 by megarisk

Ho combattuto e vinto, in maggior parte, le mie debolezze con l’indipendenza e il cinismo.
Il successo è stato “esaltante”, ha portato ad un positivo maggior controllo della mia vita e dei miei sentimenti. Non mi perdo più, senza controllo, in situazioni da cui rischio di non uscirne più e che possono condizionarmi la vita futura.
A volte però mi si parano davanti persone, fatti, avvenimenti che minano questo lavoro di anni che ho fatto su di me, rischiano di farmi cadere in quello che in fondo è la mia natura: perdermi nelle cose e nei sentimenti.
In quei momenti devo fermarmi, riflettere, ricordarmi quello che ero e cosa mi accadeva prima di questo lavoro.
Mi devo ricordare, quando non riuscivo a mantenere un profilo o una strada dettata dalle mie decisioni, invece che da ciò che mi succedeva intorno.
Devo sedermi, faccia tra le mani, respiri regolari e ricordarmi del lavoro intrapreso fin lì.
Purtroppo o per fortuna, ciò che ti si para davanti, a far traballare tutto questo lavoro, a volte è qualcosa di positivo e di bellissimo, come gli occhi e il sorriso di una ragazza, che con quegli occhi e quel sorriso è lì a dirti che è per te e solo per te che ti sta guardando e sorridendo e che se tu e solo tu lo vuoi potrà continuare a farlo per sempre.
Come si fa a mantenere il controllo davanti a tutto ciò? Penso sia impossibile dare una risposta, ma bisogna cercare perlomeno di farlo, lasciarsi andare un po’ alla volta nei modi e tempi giusti.
Spero, che il lavoro fatto in questi anni, mi dia la forza per farlo nei modi e nei tempi giusti, che mi porti ad un perdermi in quegli occhi e in quel sorriso nella maniera meno pericolosa possibile, perché in quegli occhi e in quel sorriso mi voglio perdere ancora, ancora e ancora!

Bologna: assassinato il divertimento, noti i colpevoli!

Posted in Uncategorized with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on novembre 21, 2011 by megarisk

Vedere morire così una città che tanto voleva essere e tanto si sentiva una succursale della riviera, con locali al top anche a livello nazionale come divertimento, mi mette una tristezza e una rabbia enorme.
Non penso c’entri la crisi, in altre città questo nn succede a questi livelli, sembra quasi che a Bologna la gente non si voglia divertire più o per lo meno non più di tanto.
Un suicidio di massa!
Mi ricordo locali pieni ovunque andavi, ora a parte qualche sporadico evento è il nulla e dove sopravvive qualcosa di carino… le solite facce di quelli che non rinunciano!
Sono 15 anni che “vivo il divertimento” di questa città, di soldi in tasca non ne avevo ne io ne la gente che conoscevo, ma si aveva voglia di fare, e vedevo in giro anche gente più grande di me tornare forse un po’ bambini per una sera e DIVERTIRSI.
Ora se alla “mia età” vai a ballare, o frequenti un locale in cui non stai a sedere a bere una birra e basta, sei visto come… come… non lo so ma di sicuro non è positivo quello sguardo che vedo! L’unica cosa che so è che mi lascia una tristezza infinita addosso!
Una volta quella gente era con me, forse anche peggio di me, e adesso?
Siamo neanche a un terzo della nostra vita, è ora adesso di appendere le scarpe al chiodo e di smettere?
Smettere poi cosa, di divertirci? Iniziare quindi cosa, una vita pacata di moderatezza manco fossimo mormoni?
Hanno più voglia di vivere i miei genitori a sessant’anni!
Quando avevo vent’anni, certi locali, la maggior parte, erano off-limits perchè frequentati da trent’enni, ora che ho trent’anni i miei coetanei li devi cercare con il lanternino e la cosa non cambia anche se abbassi l’età!
Spero cambi qualcosa nella testa della gente, altrimenti viva la tristezza!

Considerazioni di un femminista deluso

Posted in Uncategorized on ottobre 6, 2011 by megarisk

Scrivo questo da assoluto femminista quale sono.
Penso che si stia travisando il discorso dell’emancipazione.
Non sentitevi tutte prese in causa, dico questo da uomo che adora le donne e che da un consiglio su una base generale, poi i casi particolari ci sono, anche se ognuna di voi NON è un caso particolare!!
Cmq, si pensa che l’emancipazione sia: sono emancipata, so stare da sola, l’uomo è l’estraneo, o addirittura il nemico, non ne ho bisogno e quindi che se ne vada a quel paese.
Se per qualche strano richiamo della natura poi ci finisco insieme non sacrifico neanche una virgola del mio spazio vitale in quanto donna emancipata che non deve rinunciare a niente! Nessun gesto e nessuna attenzione particolare, ma spesso solo l’aspettarsela dall’altro.
Penso invece che l’emancipazione sia il sapersi godere certe cose, cercarle e prendersele sapendo che per avere 50 bisogna DARE l’altro 50 e che darsi e lasciarsi andare per l’altro non è un sintomo di debolezza ma che la forza sta nel farlo con intelligenza e la giusta passione.
Non dico che anche gli uomini non fanno lo stesso errore ma vedo sempre più nelle donne un farlo con soddisfazione e approvazione personale perchè così si sentono forti ed, appunto, emancipate.
Poi ci sono i casi esattamente opposti che diventano degli zerbini ma quelli ci sono e ci saranno sempre in tutti i sessi…

Che noia!!

Posted in Uncategorized on febbraio 11, 2010 by megarisk

Non esiste più la pazzia!!!! Che noia!! Tutti cercano di fare sempre la cosa più giusta, nel momento più giusto, pensando e calcolando ogni minima cosa, vivendo nella paura di sbagliare e nell’ansia di non dover uscire mai dai rassicuranti muri iperprotettivi dei propri schemi ipercollaudati!!! Che noia!!! Non esiste più la pazzia! Nel momento di crisi ci si rinchiude limitando al massimo il contatto col nuovo e quando si sta bene… si sta bene, perchè cambiare? Non esiste più la pazzia!! Che noia!

Pensieri rubati: la logica degli obiettivi

Posted in Uncategorized on novembre 7, 2009 by megarisk

La pausa dal blog e dalla scrittura finirà, nel frattempo mi impadronisco di parole altrui per esprimere concetti che sento molto miei

Tratto da: “L’arte dello Zen”

Il fatto di avere degli obiettivi che una volta raggiunti gratificassero il loro ego,
rendeva i ragazzi senza dubbio più volenterosi e attivi ma alla lunga questo tipo di movente è distruttivo.
Qualsiasi sforzo abbia come obiettivo finale l’autoglorificazione
è destinato a concludersi in un disastro, infatti ora ne contiamo le conseguenze.
Quando si prova a scalare una montagna per dimostrare la propria bravura, è raro che si arrivi alla vetta.
E anche se ci si arriva è una vittoria ben meschina.
Per consolidarla bisogna coninuare a misurarsi incessantemente, condannati ad aderire ad una falsa immagine di se, ossessionati dalla paura che l’immagine non sia vera e che qualcuno lo scopra
La risposta è che ognuno deve fare il proprio percorso per se, neanche per raggiungere una meta ma per goderne durante il cammino.

PREAMBOLO ALLE ISTRUZIONI PER CARICARE L’OROLOGIO – Julio Cortazar

Posted in Uncategorized on novembre 7, 2009 by megarisk

Pensa a questo: quando ti regalano un orologio, ti regalano un piccolo inferno fiorito, una catena di rose, una cella d’aria. Non ti danno soltanto l’orologio, tanti, tanti auguri e speriamo che duri perchè è di buona marca, svizzero con àncora di rubini; non ti regalano soltanto questo minuscolo scalpellino che ti legherai al polso e che andrà a spasso con te. Ti regalano – non lo sanno, il terribile è che non lo sanno -, ti regalano un altro frammento fragile e precario di te stesso, qualcosa che è tuo ma che non è il tuo corpo, che devi legare al tuo corpo con il suo cinghino simile a un braccetto disperatamente aggrappato al tuo polso. Ti regalano la necessità di continuare a caricarlo tutti i giorni, l’obbligo di caricarlo se vuoi che continui ad essere un orologio; ti regalano l’ossessione di controllare l’ora esatta nelle vetrine dei gioiellieri, alla radio, al telefono. Ti regalano la paura di perderlo, che te lo rubino, che ti cada per terra e che si rompa. Ti regalano la sua marca, e la certezza che è una marca migliore delle altre, ti regalano la tendenza a fare il confronto fra il tuo orologio e gli altri orologi. Non ti regalano un orologio, sei tu che sei regalato, sei il regalo per il compleanno dell’orologio.

Un pianeta tutto mio

Posted in Uncategorized on Maggio 21, 2009 by megarisk

Vivere di alte aspettative! Anzi di altissime!
Vivere aspettandosi sempre il massimo quando se ti capita il minimo bisognerebbe essere già contenti.
Rendersene conto ma non riuscire a farne a meno.
Cercare di dare sempre il massimo, o per lo meno il meglio possibile e forse per questo aspettarselo sempre in cambio.
Sapere che spesso il tuo meglio la gente non lo vuole, anche se quando non lo dai si lamentano.
Costringersi di non cercare di dare sempre il massimo trattenendosi, facendo poi peggio di…
Non sapendo poi di cosa! Peggio di qualcosa sicuro!
Leggerlo negli occhi degl’altri e nel come reagiscono.
Rendersi conto di vivere su di un altro pianeta completamente diverso da quello in cui realmente si è, starsene seduti e guardare quello reale da lontano, con tutti quegl’omuncoli che si comportano tutti uguali e che sono alieni ai propri occhi.
Guardarsi in giro e vedere un’ombra, ma non è nessuno, poi vederne un’atra, ma non è di nuovo nessuno e via così per sempre!
Chiedersi quando qualcuno costruirà un’immensa scala per arrivare fin lassù ponendo fine alla serie di ombre!
Sentirsi dire bravo dal popolo degli omuncoli, capire a malapena da chi e vederlo sparire subito dopo.
Andare veloce, troppo, cercare di fermare la ruota che gira a mani nude e farsi male!

Un normale week-end di delirio

Posted in Uncategorized on Maggio 12, 2009 by megarisk

Venerdì mattina, mi sveglio, presto, c’è da andare a Rimini, bella Rimini, sì, ma chi se la gode? Ci vado per lavoro!
Prima però colazione, ma non in casa, no, è Venerdì, ci si gode la colazione al bar!
Dove?
Goccia d’oro, ovviamente!
Scendo di casa, i-pod, bar, pasta e cappuccio e poi a prendere Bruno, il furgone!
Rimini, primo cliente, incontro un collega, prendici un caffè, guardo un negozio e poi via, tutto il giorno da clienti.
Alle 6 di sera sono ancora a Cesena, in cerca di un benzinaio, che non c’è, aaaaahhhhhhh!!!!!!
Trovato, faccio benza e poi via verso casa, finalmente, alle 19:30 ho lezione, in Lame! E chi ci arriva per quell’ora?
Parcheggio e svuoto Bruno preparandolo da campeggio per Sabato notte.
Chiamo a casa, faccio preparare già la borsa per hip-hop e prendo la moto per fare prima!
Faccio lezione, sono quasi le 21, esco 5 minuti prima per fare prima, alle 21:45 dovrei già essere docciato e mangiato pronto sotto casa!
Arrivo a casa, 21:15!
Doccia, 21:25!
Mangio, 21:40!
Non ce la posso fare!
Infatti non ce la faccio e arrivo all’appuntamento sotto casa in ritardassimo, ma per fortuna Gio è ancora più in ritardo!
Colla si incazza!
Arriviamo sotto casa della Laura in ritardo, non si arrabbia, ha già bevuto 3 cicchetti, è il suo compleanno!
Pensavo fossimo gli ultimi ad essere arrivati, ma non è così.
“Ciao Lisa”
“Ciao Luca”
“Sì, sei tu l’ultima”
“ W l’I.T.I.S.!”
“hihihi…”

“Ehh.. già ragazzi!!”
Fai le macchine, la prendo io, poi chi la prende? La prendi tu? E con lei chi ci va? Basta che si va!
Bancomat! Dove? Di là, no, di qua, menomale che ci abitavo a Castenaso!
Sigarette, dove? Questa la so!!
Poi via, Ca’ de Fabbri, Certe notti!
Arrivo e mi faccio subito riconoscere, stereo a palla e gag con Gio e Rita!
Ballo!
Bevo!
Ballo!
Auguriiiiiii!!!!
Ballo!
Bevo e riballo!!
Sono le 3 passate.
Colla si incazza, ha ragione!
Ma non è colpa mia! Cioè sì! Ma…
Torno a casa, sono le 4.
Crollo sul letto, dormo, ma poco, ho male, ovunque.
Alle 8:30 mi sveglio, ma cazzo!!!!!
Non mi riaddormento più!
11:00 mi alzo del tutto, preparo la roba per oggi e domani, Dove?
A Cesenatico, altro compleanno, quello di Ale!
Finisco di prepararmi, anzi, prima mangio e poi finisco di prepararmi.
È Tardi!
Vai a prendere Bruno, meglio se ci vado in macchina!
Prendo la macchina, vado al garage, è pieno di plummini, si sollevano, mi entrano in macchina, che schifo!!!
Apro il garage, tiro fuori Bruno, metto dentro la Leoncina, chiudo, altri plummini, che schifo!
Parto, vado a prendere la torta, anzi, prima Gio e poi la torta, carichiamo la roba, carichiamo la torta e partiamo!
Siamo quasi in tangenziale finalmente.
Cazzo il portafoglio, dove l’ho messo?
Torniamo indietro a casa a prendere il portafoglio.
“Mamma buttami giù il portafoglio che sta nella giacca nera”
“Ma la giacca nera l’hai presa con te”
“Cazzoooooooooo!!!!!!”
Sono tornato indietro per niente.
Ripartiamo.
Cesena, no Cesenatico, cerchiamo parcheggio, no, vai prima al ristorante, parcheggia al ristorante.
“Ciao Ale!”
Lascio la torta, ci sediamo da un paninaro e: RELAX.
“Gio?”
“Sì?”
“Te il costume lo devi comprare vero?”
“Sì!”


Ci alziamo e andiamo in cerca del costume.
Proviamo al Wimea, da mutuo!
Proviamo in un altro negozio vicino, da mutuo!
Iniziamo a farci tutto il viale principale, un cazzo!
Facciamo dall’altro lato, poco e niente.
Finito il viale, che facciamo? Prendiamo il poco e niente, ma intanto chilometri a piedi.
Raggiungiamo gli altri al bagno, “pronto Ale dov’è?” A sinistra, no a destra, macchè a destra, te l’avevo detto che era a sinistra, mahhh…
Che sì fa? Aperitivo? Ma sì, aperitivo! Vodka Redbull, grazie.
Riprendiamo il furgone, andiamo a Cesena, sotto casa di Ale, poi in casa di Ale, lavati e cambiati.
Gio suona qualche canzone, noi cantiamo qualche canzone.
Arrivano gli altri, sono già le 20:45, giustamente.
Macchine?
Fai le macchine, la prendo io, poi chi la prende? La prendi tu? E con lei chi ci va? Basta che si va!
Dejavù…
Parcheggiamo, dove? Al parcheggione! Chiude alle 2:30, ma sì, fino alle tre rimane, parola del parcheggiatore.
Vai al ristorante, a Cesenatico, in quanti siamo?
22…
No 25…
No 26, non ti eri contato Ale!!
Ci sediamo, il tavolo è corto, adesso troppo lungo, meglio!
Finalmente si mangia, un casino, tutto superbuonissimo!
Antipasto, primo, secondo misto fritto-grigliato, prima del secondo però sorbetto, vino, torta!!
Spettacolo, buonissima e bellissima!
Regalo!
O prima regalo e poi torta? Mahhh…
Bè comunque bellissimo anche questo, Play3!
“Sara, dai, non fare quella faccia, amerà sempre di più te che la Play!”
Forse, dipende, dai momenti… 😉
Finiamo di mangiare, sono passate più di 2 ore, un bel po’ più di 2 ore.
Sloggiamo, ciao a chi torna, dove andiamo a chi resta!
Locale sulla spiaggia, si balla, ancora, ma non si beve! Ufff…
Sono le 3 meno 5, il parcheggio!
Andiamo a casa che abbiamo la “stanza d’albergo da sistemare” ! 😉
Arriviamo a casa, ciao a tutti!
Saliamo da Ale, ci laviamo e torniamo giù.
Sistemiamo il furgone, questo e quello in cabina, sistema la tal cosa e metti a posto la tal altra.
Gonfia il materasso, metti le coperte, gonfia i cuscini, vestiti da notte, mettiti a dormire…
Cazzo!
Siamo in discesa, ma al contrario, con la testa in giù! Il sangue defluisce al cervello e non va bene!
Tirati su, gira il furgone, rimettiti a letto e: “Buona notte!”


HIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHI!!!!
Gio a me: “Ma che cazzo ti ridi?”
“Ma ti rendi conto che stiamo dormendo in un furgone, a Cesena sotto casa di un nostro amico?? È come se uno viene da me a dormire in via Previati!!!”
“Mi è venuto a trovare un amico – Ha dormito a casa tua? – No, sotto casa mia!!”
HAHAHAHAHAHAHA!!!
HAHAHAHAHAHAHA!!!
Sveglia alle 10:00, saliamo da Ale, ci laviamo e spiaggia, meglio prima colazione, anzi, colazione in spiaggia!
C’è la moto e devo rimanere qua a guardare, non posso venire al bar sulla strada.
Megabusso, partenza rinviata, potevo andare a fare colazione al bar sulla strada!
SPIAGGIA! RELAX!(?)
No Beach, poi ancora Beach, e ancora Beach, perso tutte e tre le volte, col cazzo che dico che so giocare la prossima volta!
Racchettoni, non so giocare, hihihi…
7-2
Stracciati!!! Che merda!
Sole, questa volta relax, Gio suona, noi cantiamo.
“Bravi!!!!” un clap clap clap proviene dalle file avanti dei lettini!!
Che spettacolo!
Sono le 6, si torna a casa, salutiamo tutti, è stato un piacere.
Gio dorme in furgone mentre guido e perde la cognizione del tempo e delle canzoni che passano in radio: “Ma questa non l’hanno messa 5 minuti fa?”
Arriviamo a casa, scarichiamo bruno, riprendiamo la Leoncina e a casa!
Doccia, cena e letto!!!!
Domani riunione e cena a casa del capo! INAFFRONTABILE!!!!!